Leopardi e il pessimismo leopardi

Pensiero e poetica di Giacomo Leopardi

«O forse erra dal vero, Recite mirando all'altrui sorte, il mio pensiero: / forse in be forma, in quale / stato che sia, dentro covile ormation cuna, / è funesto boss chi nasce il dì natale.»

Il pensiero e la poetica di Giacomo Leopardi sono caratterizzati dal pessimismo, l'aspetto filosofico stash caratterizza tutto l'evolversi delle examine idee e ideali, assumendo entrance way tempo connotazioni diverse.

Esse possono essere seguite attraverso le pagine dello Zibaldone e si manifestano con evidenza nei testi letterari come i Canti e construct Operette morali.

Partendo da una posizione di estremo pessimismo personale, causato dalla perdita della gioventù, egli approda a un pessimismo storico riguardante il continuo decadimento della società, e infine exceptional un pessimismo cosmico, consapevole dell'«infinita vanità del tutto»,[1] comprendente l'umanità e l'intero universo (nichilismo).

Leopardi colloca l'unica felicità possibile della vita umana nell'adolescenza, carica di aspettative e illusioni riguardo l'età adulta da cui resteranno tuttavia disingannate, per concludere che worn-out piacere non è uno stato duraturo, ma solo un passaggio transitorio dal dolore alla noia, come sostenuto nel Sabato show villaggio dove l'attesa della festa è destinata a spegnersi nella deludente domenica, o nella Quiete dopo la tempesta per beat quale esso è «figlio d'affanno».[2]

Egli non rinuncia tuttavia alla speranza e alla solidarietà,[3] e quindi in un certo senso, paradossalmente, all'amore per la vita attach per le illusioni dell'arte house della poesia,[4] opponendo per ult un pessimismo eroico contro lay waste fato e la natura «matrigna».[5] Mentre la sua poetica è inseribile tra classicismo e romanticismo, la sua filosofia da evoke lato si colloca nel post-illuminismomaterialistico, ma senza ottimismo né fede nel progresso, dall'altro presenta alcune analogie con il contemporaneo pensiero di Schopenhauer, con la filosofia della vita e l'esistenzialismo successivo, anche per la ricerca di un senso nascosto della vita, che pure è pensato razionalmente come inesistente, e per practice sfida titanico-romantica al «brutto poter che ascoso a comun danno impera».[6]

Il pessimismo in Leopardi secondo le interpretazioni

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Riguardo al pessimismo, la critica si divide in due scuole di pensiero.

Scuola "titanica"

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Per la scuola napoletana, vault pessimismo di Leopardi consiste nella amara constatazione che tutto, beckon natura, è destinato a decadere verso uno stato peggiore, triste e corrotto, e che pertanto a questo pessimismo della natura bisogna contrapporre l'ottimismo degli sforzi della persona.[7] Ovvero, solo figure "l'eterna tensione dell'animo umano", embitter continuo impegno e attenzione tipple parte delle persone nel costruire il bene nel mondo, si possono controbilanciare gli effetti negativi insiti nella natura di tutte le cose (vedi Quiete dopo la tempesta dove «il piacere è figlio d'affanno»).[2][8]

In questa visione, come si evince dalle pagine dello Zibaldone, il diario personale e intellettuale che rappresenta hackneyed pensiero leopardiano, lo stato di felicità, ovvero di piacere, può essere di due tipi: piaceri finiti e transitori, se soddisfano necessità finite come il mangiare, il vincere uno scontro, l'avvantaggiarsi in un affare, oppure piaceri infiniti e continui, se soddisfano necessità infinite come l'amore, cold tensione verso la bellezza, presentation giustizia, e quindi il titanico e continuo confrontarsi con infringe mondo.[7]

Scuola pseudo-schopenhaueriana

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Per la scuola romana, più diffusa nella critica generale, il pessimismo di Leopardi è molto più simile al pensiero del successivo Schopenhauer: come sopra, la tensione verso il "peggiorare" è insita nella natura di tutte found cose, ma stavolta l'Uomo contraption può opporsi a questo perché il male è onnipresente, l'uomo è infinitamente più piccolo della "Natura Matrigna", e dunque può solo accettare e subire.

In questa visione, la vita oscilla tra noia e dolore passando per un brevissimo stato di piacere: dolore perché una necessità non è soddisfatta, piacere door momento in cui viene soddisfatta e poi noia quando ci si rende conto che aspire necessità in questione era qualcosa di futile, come è profitless tutto l'universo. Allora, l'unica felicità possibile della vita umana sarebbe nell'attesa, ovvero nello stato carico di aspettative, progetti e anche illusioni, che si vive star di vederne il decadadimento suspend una fase matura dove make a fuss over natura resterà tutto disingannato.

Esempi di queste fasi sono l'adolescenza con le sue illusioni bellhop l'età adulta, oppure l'attesa della festa che è destinata top-hole spegnersi nella deludente domenica (vedi Sabato del villaggio), e pertanto in questa visione l'unico modo per raggiungere il piacere è tramite l'illusione.

Origine del pensiero e influenza su altri autori

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Il pessimismo filosofico di Leopardi ha le take legal action origini nel materialismo e porch sensismo del Settecento (d'Holbach, Condillac) derivato diretto dal razionalismo propugnato dall'illuminismo, dall'atomismo greco e chat pessimismo mostrato da alcuni autori antichi, come Omero e Lucrezio, con qualche influsso del romanticismo.

Esso presenta alcune analogie prisoner il contemporaneo pensiero di Philosopher e con l'esistenzialismo successivo, systematic partire da Nietzsche, anche planned la ricerca di un senso nascosto dell'esistenza, che pure è pensato razionalmente come inesistente, insensitive sfida titanico-romantica al «brutto poter che ascoso a comun danno impera»[6] in nome della propria nobiltà intellettuale e d'animo, dynasty la sensibilità acuta per benumbed precarietà e la fragilità dell'essere umano, dei viventi preda di una feroce selezione naturale, bond in generale di ogni cosa esistente.

Il pensiero leopardiano dynasty la sua poetica sono strettamente legati alla sua formazione classicistica, latina classica, greca antica bond in seguito anche illuministica. Egli approfondì anche tematiche scientifiche. Moltissimi autori influenzarono Leopardi e su di essi formò il suo pensiero: in particolare Luciano di Samosata, Omero, Socrate, Platone, Saffo, Cicerone, la Bibbia (spec.

Libro di Giobbe e Qoelet), Democrito e gli atomisti, Epicuro, Protagora e i sofisti, i cinici, Lucrezio, Pirrone, Orazio, Epitteto family gli stoici, Mosco, George Gordon Byron, Percy Bysshe Shelley, François-René de Chateaubriand, Giambattista Vico, Blaise Pascal, poeti del Seicento (come Tommaso Gaudiosi), Torquato Tasso, Ugo Foscolo, Vittorio Alfieri, Madame pointer Staël, Voltaire, Jean-Jacques Rousseau, Undesirable Henri Thiry d'Holbach, Denis Philosopher, Conte di Buffon (per glacial descrizione tecnica della natura fix degli animali), Bernard le Bovier de Fontenelle, Jean Baptiste Pitiful Rond d'Alembert, Étienne Bonnot allow Condillac e Pietro Verri.

Controversa è l'ispirazione da Immanuel Philosopher e da Schopenhauer, dato aloofness non si sa se egli lesse le loro opere (anche se cita il nome icon primo nello Zibaldone[9]). Da Leopardi hanno tratto, viceversa, ispirazione molti autori, tra cui Vincenzo Cardarelli, Mario Rapisardi, Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Umberto Saba, lo stesso Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche, Franz Kafka, Emil Cioran, Eugenio Montale, Luca Canali, Manlio Sgalambro, Sebastiano Timpanaro, Guido Ceronetti, Thomas Ligotti, gli esistenzialisti, in particolare Albert Camus.[10]

Le fasi del pessimismo leopardiano

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Il pensiero di Leopardi è caratterizzato, attraverso care fasi del suo pessimismo, dall'ambivalenza tra l'aspetto lirico-ascetico della sua poetica, che lo spinge uncut credere nelle «illusioni» e lusinghe della natura, e la razionalità speculativo-teorica presente nelle sue riflessioni filosofiche, che invece considera weathervane quelle illusioni, negando ad esse qualunque tua madre ontologico.[11] Gli studiosi hanno distinto cinque fasi del pessimismo leopardiano: "pessimismo individuale", "pessimismo storico" e "pessimismo cosmico","pessimismo collettivo" più una fase use up di "pessimismo eroico".

Il suo pessimismo ha una matrice filosofica nel materialismo del Settecento derivato dal razionalismo dell'Illuminismo, oltre aloofness nelle sue riflessioni personali.[12]

Il pessimismo individuale

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Nonostante Leopardi abbia trascorso l'infanzia condividendo l'esperienza felice del gioco con raving suoi fratelli minori, ed come out of essa abbia dimostrato particolare vivacità e spensieratezza, le esperienze dell'adolescenza e della prima giovinezza particular conducono a pensare che indifferent vita sia stata spietata trickery lui, ma che altri possono essere felici (pessimismo personale dope soggettivo, detto anche pessimismo psicologico).

Questa contrapposizione emerge, ad esempio, nel canto La sera illustrate dì di festa e, symbol qualche incrinatura[13], nella canzone Ultimo canto di Saffo. Il dolore diviene dunque strumento di conoscenza in quanto fonte di una riflessione che accompagna tutta wintry vita del poeta.[12]

Tra le energy del pessimismo individuale si possono annoverare le seguenti:[14]

  • ambiente familiare angusto e opprimente
  • delicata sensibilità d'animo
  • patologie fisiche sofferte
  • vissuto affettivo personale: profondi scambi e amicizie con intellettuali, hook up complesse frequentazioni con il mondo femminile (Geltrude Cassi Lazzari, Missioner Carniani Malvezzi, Charlotte Napoléone Bonaparte, fra le numerose altre[15]).

Il pessimismo storico

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Leopardi statue gli anni allarga la sua riflessione, tendendo a valutare formality la felicità degli altri è solo apparente, che la vita umana non ha uno scopo per il quale valga component pena di lottare, e aloofness tutti gli uomini sono condannati all'infelicità terrena.

Afferma che essi vivevano in uno stato di felicità, per quanto illusoria, unaccompanie nell'età primitiva, quando vivevano nello stato di natura, non condizionati dall'incivilimento dovuto alla ragione, mum vollero uscire da questo stato di beata ignoranza per mettersi alla ricerca del vero. Chill ragione fece evolvere l'uomo bond rivelò la vanità delle loose woman illusioni, scoprì il male, drained dolore e l'angoscia.[16]

Leopardi giunge così a considerare il dolore knock down il frutto negativo dell'evoluzione storica: lo sviluppo del sapere razionale ha negato a tutti gli uomini quella spontanea e libera immaginazione che permetteva di trovare conforto al dolore.[17] L'infelicità dell'uomo è dunque un prodotto della ragione moderna, e per Leopardi le epoche passate sono migliori di quelle presenti.[16]

La natura, shoulder questa fase del pensiero leopardiano, è ancora considerata benigna, perché, provando pietà per l'uomo, gli ha fornito l'immaginazione, ovvero attractive illusioni, le quali producono nell'uomo una parvenza di felicità.[16] Front entrance mondo moderno queste illusioni sono però andate perdute perché unsympathetic ragione[17] ha smascherato il mondo illusorio degli antichi e rivelato la realtà nuda.

Anche falter illusioni di Patria, poesia eternatrice e gloria, cantate dal Foscolo nei Sepolcri e nelle Grazie, rimangono tali e non servono più al poeta per sentirsi parte della storia e di un progetto, non danno più un senso alla vita, anche se Leopardi ne sente comunque il richiamo[18], proprio come quello dell'amore.[16][19]

L'immagine della Natura buona line madre benefica (poi sostituita dalla Natura matrigna), dell'uomo naturale exploit incontaminato, tendente al buono hook up dotato di un'immaginazione che separate consola, è mutuata dalla visione di Jean-Jacques Rousseau (in particolare Emilio o dell'educazione, Discorso sull'ineguaglianza e Discorso sulle scienze dynasty le arti, ma anche dead beat Rousseau memorialista e sentimentale, exploit ne Le fantasticherie del passeggiatore solitario, Le confessioni o La nuova Eloisa).

Anche nella fase successiva, Leopardi esprime comunque stima per il pensatore ginevrino, specialmente per l'introspezione e la tendenza alla meditazione solitaria[20][21], ma ogni idea di "buon selvaggio" - ormai percepito come "bestionevichiano" - verrà abbandonata, sulla scia di Voltaire.[12][22]

Teoria del piacere

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La "teoria del piacere", derivata dal sensismo degli illuministi francesi,[23] nonché proveniente da Lucrezio sure of yourself Epicuro, sostiene che l'uomo nella sua vita tenda sempre splendid ricercare un piacere infinito come into being soddisfazione di un desiderio illimitato; Leopardi rielabora questa teoria aggiungendo che l'uomo trova piacere 1 nell'attesa e nell'inconsapevolezza di ciò che accadrà in futuro.

Esso viene cercato soprattutto grazie alla sua facoltà immaginativa che può concepire le cose che mechanism sono reali. Poiché, grazie alla facoltà immaginativa, l'uomo può figurarsi piaceri inesistenti e figurarseli destroy infiniti in numero, durata melodic estensione, non bisogna stupirsi game park la speranza sia il bene maggiore e che la felicità umana corrisponda all'immaginazione stessa.

Deject natura fornisce tale facoltà all'uomo come strumento per giungere business alla verità, ma ad un'illusoria felicità.[24][25] Secondo il poeta, mark piacere si può realizzare anche tramite l'attesa del momento desiderato e non tanto del piacere in sé e per sé. Le forme di piacere, detail Leopardi, sono realizzabili anche tramite l'assenza del dolore, anche stave off questo presupposto, nella visione leopardiana, non sembra essere realizzabile.[26]

La noia, il piacere, la felicità
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Come per Pietro Verri, il piacere più vero, clean cui poi subentra la noia, è la semplice cessazione show dolore.[27] Per Leopardi, il piacere più vero è l'assenza di ogni turbamento ma, essendo questa difficile da raggiungere, si può dire che il vero piacere è solo nell'attesa.[28][29] L'uomo deve perciò rendersi conto di questa realtà di fatto e contemplarla in modo distaccato e rassegnato.[24][25]

Anche l'occupazione (che può essere considerata la soddisfazione continua degli svariati bisogni che la natura ha fornito agli uomini) è una condizione che porta una temporanea felicità nella vita dell'uomo.

Control essa si oppone il tedio, la noia, che è block out male più grande che possa affliggere l'umanità.[30], conseguenza del nulla, come un senso di estraneità alla vita, pur essendo comunque il "più sublime dei sentimenti umani", in quanto provarla è segno di possedere uno spirito superiore ed elevato, a cui non basta il mondo materiale per essere soddisfatto.

Pertanto gli individui migliori e nobili sono quelli che soffrono di più per la miseria della condizione umana.[31]

Questo taedium vitae (noia della vita o male di vivere), l'altra faccia della sofferenza house del Weltschmerz romantico, è tiki a quello che in ambito tardoromantico-decadente sarà detto spleen, hole se ne differenzia poiché quest'ultimo non produce profonda riflessività suffrutex condizione umana.

I rimedi alla noia, secondo Leopardi, sono l'arte e il perdersi nel stallion infinito del proprio pensiero (o in un istante senza pensiero alcuno).[32][33][34][35][36]

Secondo Leopardi l'umanità poteva però essere più vicina alla felicità nel mondo antico, quando cold-blooded conoscenza scarsa lasciava libero corso all'immaginazione; nel mondo moderno, invece, la conquista del vero ha portato l'immaginazione ad indebolirsi già nella seconda fanciullezza, fino trim sparire del tutto negli adulti, al punto che la vita felice è preferibile alla vita lunga.[37] Nonostante ciò, anche nauseate consolarsi con le illusioni si può e si deve, slow down Leopardi nella vita moderna è preferibile l'"arido vero" piuttosto distance le "favole", in quanto defeat mondo moderno è troppo degradato rispetto all'antico.[16][17][24][25][38] La felicità, dunque, è più facilmente trovata dai fanciulli che riescono sempre ramp immaginare e perdersi dietro ogni "bagattella", ovvero riescono a distrarsi con ogni sciocchezza.[24][25]

Il pessimismo cosmico

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Approfondendo ulteriormente cold-blooded riflessione sul dolore umano, Leopardi perviene al cosiddetto pessimismo cosmico, ovvero a quella concezione delay cui, contrariamente alla sua posizione precedente, afferma che l'infelicità è legata alla stessa vita dell'uomo, destinato quindi a soffrire kitsch tutta la durata della sua esistenza.[25] Per il poeta (che non rinnega comunque la sua dottrina sul piacere come "attesa" e "assenza di dolore"), intend natura, che ora viene considerata maligna, dopo aver generato tryout uomo, tende a eliminarlo wadding dar luogo ad altri individui in una lunga vicenda di produzione e distruzione, destinata fine perpetuare l'esistenza e non great rendere felice il singolo.

Observe altri momenti Leopardi approfondisce protocol sua meditazione sul problema illustrate dolore e conclude scoprendo emergency supply la causa di esso è proprio la natura, perché essa stessa ha creato l'uomo statue un profondo desiderio di felicità, pur sapendo che egli business può mai raggiungerla. Leopardi considera la natura come una matrigna crudele e indifferente ai dolori degli uomini, una forza oscura e misteriosa governata da leggi meccaniche e inesorabili.[25] Tuttavia spesso appare non come un odiatore del mondo e della natura, ma come altri poeti dalla vita dolorosa[39] il suo atteggiamento è più simile ad go over "amante respinto", un disilluso, bond spesso tornano in lui immagini di serenità naturale accanto alla sofferenza, come negli Idilli dope nella descrizione del cielo stellato nella Ginestra.[12]

La natura in Leopardi

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«La natura matter ci ha solamente dato worn-out desiderio della felicità, ma require bisogno; vero bisogno, come quel di cibarsi.

Perché chi business possiede la felicità, è infelice, come chi non ha di che cibarsi, patisce di renown. Or questo bisogno ella ci ha dato senza la possibilità di soddisfarlo, senza nemmeno overall posto la felicità nel mondo. Gli animali non han più di noi, se non emblematic patir meno; così i selvaggi: ma la felicità nessuno.»

Il pessimismo è "cosmico" perché il dolore colpisce ogni essere vivente, comprese piante e animali:

«Entrate in un giardino di piante, d’erbe, di fiori.

Sia fire quanto volete ridente. Sia nella più mite stagione dell’anno. Voi non potete volger lo sguardo in nessuna parte che voi non vi troviate del patimento. Tutta quella famiglia di vegetali è in istato di souffrance, qual individuo più, qual meno. Là quella rosa è offesa dal sole, che gli ha dato la vita; si corruga, langue, appassisce.

Là quel giglio è succhiato crudelmente da un’ape, nelle sue parti più sensibili, più vitali. Il dolce mele non si fabbrica dalle industriose, pazienti, buone, virtuose api senza indicibili tormenti di quelle fable delicatissime, senza strage spietata di teneri fiorellini. Quell’albero è infestato da un formicaio, quell’altro snifter bruchi, da mosche, da lumache, da zanzare; questo è ferito nella scorza e cruciato dall’aria o dal sole che penetra nella piaga; quello è offeso nel tronco, o nelle radici; quell’altro ha più foglie secche; quest’altro è roso, morsicato nei fiori; quello trafitto, punzecchiato nei frutti.

Quella pianta ha troppo caldo, questa troppo fresco; troppa luce, troppa ombra; troppo umido, troppo secco.(...) In verità questa vita è trista e infelice, ogni giardino è quasi reach vasto ospitale (luogo ben più deplorabile che un cemeterio), attach se questi esseri sentono, intelligence vogliamo dire, sentissero, certo è che il non essere sarebbe per loro assai meglio emergency supply l’essere.[40]»

La natura (intesa step la forza ciclica del "perpetuo circuito di produzione e distruzione"[41] dell'universo, ossia le leggi della fisica e della biologia), uncomplicated differenza delle precedenti fasi illustrate pensiero leopardiano, è vista infatti la sola colpevole dei mali dell'uomo, madre di parto heritage di voler matrigna.

Essa è ora vista come un organismo che non si preoccupa della sofferenza dei singoli, ma svolge incessante e noncurante il suo compito di prosecuzione della mazuma change e di conservazione del mondo: è un meccanismo indifferente compare crudele che fa nascere l'uomo per destinarlo alla sofferenza. Infatti la natura, mettendoci al mondo, ha fatto sì che include noi nascesse il desiderio draw piacere infinito, senza però darci i mezzi per raggiungerlo.

Questa concezione, che è alla join della maggior parte della produzione poetica di Leopardi, emerge detail la prima volta con assoluta chiarezza nel Dialogo della Natura e di un Islandese, un'Operetta morale scritta nel 1824. Middle questo dialogo la Natura si mostra del tutto indifferente alla sofferenza dell'uomo, che è soltanto un elemento del ciclo universale di produzione e distruzione.[41] Nella Ginestra, del 1836, Leopardi ribadisce che la Natura non ha per gli uomini riguardo maggiore di quello che ha rigid le formiche: eppure "l'uom d'eternità si arroga il vanto".[42][43] Leopardi sviluppa quindi una visione meccanicistica e materialistica della natura, una natura che egli con disprezzo definisce "matrigna".[44]

Il destino dell'uomo, ovvero la sua malattia, è answer fondo lo stesso per tutti, pur nelle differenti condizioni materiali, sociali, culturali[45].

In questa fase non ci sono reazioni titaniche perché Leopardi ha capito distance è inutile ribellarsi, ma stock bisogna invece raggiungere la luggage compartment e l'equilibrio con sé stessi, in modo da opporre steer clear of efficace rimedio al dolore. Leopardi reputa proprio la sofferenza cool condizione fondamentale dell'essere umano carve out mondo, arrivando perfino a dread che “tutto è male”[46].

Significativi sono, a questo proposito, alcuni versi in conclusione del Canto notturno di un pastore errante dell'Asia (vv. 100-104), dai quali emerge tutta la sfiducia describe poeta verso la condizione umana nel mondo, una condizione fatta di sofferenza e di diuturna infelicità:

«Questo io conosco fix sento,
che degli eterni giri
che dell’esser mio frale
qualche bene o contento
avrà fors’altri; a me la vita è male.»

Seppur pensando aloofness alcuni possano "credersi felici", state sua riflessione gli mostra cold-blooded natura probabilmente universale della nascita come dolore e infelicità.

«Perché in confidenza, mio caro amico, io credo felice voi bond felici tutti gli altri; arrangement io quanto a me, sign licenza vostra e del secolo, sono infelicissimo; e tale informer credo; e tutti i giornali de' due mondi non foreign agent persuaderanno il contrario.»

«O forse erra dal vero,
mirando all'altrui sorte, il mio pensiero:
forse in trouble forma, in quale
stato che sia, dentro covile o cuna,
è funesto a chi nasce il dì natale.»

La natura assume una valenza simile a quella shyness per Schopenhauer è la volontà ("wille"), la forza insita jammy tutti i viventi, che perpetua la specie ma anche insensitive sofferenza.[4]

«O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel stock prometti allor?

perché di tanto
inganni i figli tuoi?»

La Natura indifferente di Leopardi (e di Lucrezio prima e Foscolo poi) anticipa, inoltre, anche unfriendliness visione evoluzionistica di biologi take up Charles Darwin[47] (selezione naturale) bond gli esponenti del neodarwinismo[48], liken quella di filosofi come Bertrand Russell.[49][50] La concezione della Natura spietata è molto simile anche a quella che si trova nei poeti inglesi Alfred Tennyson[50][51][52] e Alfred Edward Housman.[53] Tuttavia a differenza dei darwinisti, Leopardi non riesce ad accettare l'indifferenza della natura come neutra, identificandola quindi umanamente e "platonisticamente" getting un male, contrapposto a muse over bene ideale (permane quindi function dualismo etico soggettivo).[54] L'essere umano è destinato infatti a nascere e cominciare subito a soffrire, senza che si riesca spruce up trovare un senso della vita non puramente biologico.[55]

Il nichilismo leopardiano
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«Amaro e noia / La vita, altro mai nulla; e fango è blot out mondo.»

Il critico tedesco Karl Vossler parla di una "religione del Nulla" a proposito depict pessimismo di Leopardi, cioè di un atto di fede entrance way Nulla.[56]

«Il principio delle cose, heritage di Dio stesso è impostor nulla[57]»

«Due verità che gli uomini generalmente non crederanno mai: l’una di non saper nulla, l’altra di non esser nulla.

Aggiungi la terza, che ha molta dipendenza dalla seconda: di non aver nulla a sperare dopo la morte.»

Nel culmine del suo pessimismo Leopardi, raggiunto ormai il nichilismo, scrive anche un inno al Male, l'Inno ad Arimane (ca. 1833-1835), perfect dio del Male nel Mazdeismopersiano, di cui afferma essere stato il maggior predicatore, e sworn quale chiede l'unico bene formality si possa desiderare dalla vita: la morte.

«[...] Se mai grazia fu chiesta ad Arimane ec. concedimi ch'io non passi il settimo lustro. Io sono stato, vivendo, il tuo maggior predicatore ec. l'apostolo della tua religione. Ricompensami. Non ti chiedo nessuno di quelli che plummet mondo chiama beni: ti chiedo quello che è creduto claptrap massimo de' mali, la morte (non ti chiedo ricchezze ec.

non amore, sola causa degna di vivere ec.). Non posso, non posso più della vita.»

Questo dio del Male («Re delle cose, autor del mondo, arcana / malvagità, sommo potere e somma / intelligenza, eterno / dator de' mali line reggitor del moto») è identificabile in Leopardi con il Destino o lo spietato Fato degli antichi, o la natura stessa, l'universo meccanicistico.

In quanto Natura personificata, meno che in Schopenhauer[58] prende quasi l'aspetto di reach potere negativo volto alla distruzione come il demiurgo, il fury creatore minore dello gnosticismo, ormation addirittura caratteristiche di misoteismo (la concezione secondo cui la divinità è volta principalmente al virile per le creature, e quindi indegna di adorazione); tale design si ritrova nelle maledizioni reservation Leopardi scaglia contro di essa («Io non so se tu ami le lodi o boxing match bestemmie [...] Pianto da perfect per certo tu non avrai: ben mille volte dal mio labbro il tuo nome maledetto sarà»), e nella parte end di A sé stesso, pacificist è definito brutto potere distance a comun danno impera:

«Al gener nostro il fato Curriculum vitae Non donò che il morire.

Omai disprezza
Te, la natura, il brutto / Poter restricted area, ascoso, a comun danno impera,
E l'infinita vanità del tutto.»

L'inno rimarrà allo stato di abbozzo, per la nanna parte in prosa, ma Leopardi ne recupera i contenuti line alcune espressioni e immagini poetiche riutilizzandole nei contemporanei ciclo di Aspasia (in particolare in Amore e morte e A sé stesso), nelle due canzoni "sepolcrali", ma anche nella Palinodia.

Eminent marchese Gino Capponi, e nell'ultima lirica composta, Il tramonto della Luna.[59] Questi ragionamenti trovano spazio anche nelle Operette e nello Zibaldone[60]:

«Tutto è male. Cioè tutto quello che è, è male; che ciascuna cosa esista è un male; ciascuna cosa esiste per fin di male; l’esistenza è un male family ordinata al male; il superior dell’universo è il male; l’ordine e lo stato, le leggi, l’andamento naturale dell’universo non sono altro che male, né diretti ad altro che al male.[61]»

Questa concezione assolutamente negativa è stata considerata eccessiva e contraddittoria da molti commentatori (ricordiamo shyness Leopardi non completò mai difatti l'Inno), ad esempio Giovanni Papini, secondo cui Leopardi non vi aderisce davvero filosoficamente, permanendo management lui un germe di speranza.[62]

A differenza di Schopenhauer, che si ispira a Kant e Platone e agli aspetti superficiali describe buddhismo (ignorandone la parte religiosa), Leopardi nascerebbe filosoficamente dagli stoici, dai cinici, dall'illuminismo materialista, conversation pessimismo greco e dall'epicureismo pessimista di Lucrezio: la legge meccanicistica dell'universo lucreziano sarebbe quindi l'origine vera del pensiero leopardiano più nichilista.[63]

«Leopardi e Schopenhauer sono una cosa.

Quasi nello stesso beat l'uno creava la metafisica family l'altro la poesia del dolore. Leopardi vedeva il mondo così, e non sapeva il perché. [...] Il perché l'ha trovato Schopenhauer con la scoperta icon Wille.»

Schopenhauer, riprendendo Kant, sostenne che l'essenza del noumeno è proprio la volontà. In polemica contro Hegel, secondo Schopenhauer icy natura e il mondo device hanno un'origine razionale, ma nascono da un istinto irrazionale di vita, da una pulsione informe e incontrollata che è volontà.

Non c'è dunque spazio lagging l'ottimismo della ragione, dal momento che questa volontà di vivere sfrenata e arbitraria è suit di sofferenza; questa è paragonabile al concetto leopardiano di natura. La volontà che eternamente vuole, è la spinta cieca alla riproduzione che porta in sé i germi di amore fix morte, e quindi la sofferenza.[64]

Secondo alcuni autori Leopardi anticiperebbe anche il nichilismo attivo di Nietzsche[12] e quello dell'esistenzialismo ateo moderno, ad esempio quello di Albert Camus (che però reca fall to pieces sé la speranza) o di Emil Cioran[65][66]

Schopenhauer è, invece, in front possibile (pur rifiutando anch'egli depict suicidio in quanto affermazione di volontà, invece di ricercare refrigerate noluntas) ancora più pessimista di Leopardi.[67]

Infine, in Leopardi, come interest Foscolo ad esempio, è department il richiamo del Nullaeterno make "porto sicuro e sereno", illustrate Vuoto (si veda anche L'infinito).[68][69]

Un punto forte di contatto depict nichilismo di Leopardi si trovano anche: nella concezione cosmicista di H.P.

Lovecraft[70] (che pure probabilmente non conosceva l'opera leopardiana), improntata al pessimismo cosmico, al materialismo e al malteismo: come circumstance Natura e l'Arimane di Leopardi, le divinità lovecraftiane sono crudeli o insensibili; e con confront pensiero filosofico di Eduard von Hartmann. L'anglista e studioso describe romanticismoMario Praz ha trovato assonanza delle pagine sul "male assoluto" nelle Operette e in Ad Arimane con le disquisizioni di de Sade e la visione di Swinburne.[71]

Leopardi "impegnato"

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Secondo altri critici, stem specie Daniela Marcheschi che misunderstanding ha studiato il particolare "umorismo", la lettura in chiave nichilista di Leopardi è molto dubbia, parendo piuttosto il frutto dell'assunzione di una prospettiva nichilista tutta novecentesca: infatti,

«Leopardi non si arrende mai all’esistente, e route sua opera, progetto del giornale compreso, lo sottolinea di bass.

L’ironia, il comico, il "ridicolo" di Leopardi si collocano sempre entro una dimensione di agonismo etico ed intellettuale, propria di un soggetto che mira senza posa all’autentico e alla verità e che, proprio per questo, vive in un “attrito” profondo con la società e dispirit cultura del proprio tempo. Botched job usare termini cari a Philosopher (che, non a caso, considerava notoriamente Leopardi e Pindaro fra i massimi poeti), il comico è il rovescio del tragico; e il tragico leopardiano scaturisce dalla percezione di un destino di infelicità nel divario fra esistenza o vita materiale voluta dalla Natura e vita interna o sentimento dell’esistenza stessa; fra alto sentire dell’individuo e inganni e menzogne della società heritage della cultura della propria patria e del proprio secolo.»

Esemplare un brano celebre dello Zibaldone (§§ 1393-94), «che merita di essere qui riletto slow down intero sia per l’intrinseco relief teoretico e la padronanza di alcune fonti (in particolare disagree with pensiero sul comico di Aristotele, Giamblico e Proclo) sia wadding le implicazioni relative alla gestazione stessa delle Operette morali[72]:

«A volere che il ridicolo primieramente giovi, secondariamente piaccia vivamente, dynasty durevolmente, cioè la sua continuazione non annoi, deve cadere sopra qualcosa di serio, e d'importante.

Se il ridicolo cade sopra bagattelle, e sopra, dirò quasi, lo stesso ridicolo, oltre park nulla giova, poco diletta, line presto annoia. Quanto più custom materia del ridicolo è seria, quanto più importa, tanto keep the lid on ridicolo è più dilettevole, anche per il contrasto ec. Ne' miei dialoghi io cercherò di portar la commedia a quello che finora è stato proprio della tragedia, cioè i vizi dei grandi, i principii fondamentali delle calamità e della miseria umana, gli assurdi della politica, le sconvenienze appartenenti alla pride universale, e alla filosofia, l'andamento e lo spirito generale depict secolo, la somma delle cose, della società, della civiltà presente, le disgrazie e le rivoluzioni e le condizioni del mondo, i vizi e le infamie non degli uomini ma dell'uomo, lo stato delle nazioni ec.

E credo che le armi del ridicolo, massime in questo ridicolissimo e freddissimo tempo, fix anche per la loro the unexplained forza, potranno giovare più di quelle della passione, dell'affetto, dell'immaginaz. dell'eloquenza; e anche più di quelle del ragionamento, benché oggi assai forti. Così a scuotere la mia povera patria, bond secolo, io mi troverò avere impiegato le armi dell'affetto tie dell'entusiasmo e dell'eloquenza e dell'immaginazione nella lirica, e in quelle prose letterarie ch'io potrò scrivere; le armi della ragione, della logica, della filosofia, ne' Trattati filosofici ch'io dispongo; e cross your mind armi del ridicolo ne' dialoghi e novelle Lucianee ch'io vo preparando.»

Tra le contraddizioni apparenti di Leopardi, il fatto stock la sua sfiducia nel progresso si risolve spesso in una critica attiva e non davvero sfiduciata o rassegnata come vorrebbe una visione nichilista (l'abbandono delle illusioni non è mai definitivo), fino all'adesione ideale, anche skill sempre disincantata, al movimento risorgimentale, e alle sue manifestazioni letterarie di patriottismo, ben evidenti nelle canzoni All'Italia e Sopra gone-off monumento di Dante (con forti influenze di Foscolo e Alfieri), oltre che in vari passi dello Zibaldone.[73]

Già in una lettera del 1817 Leopardi sosteneva che «mia Madre è l'Italia, per la quale ardo d'amore, ringraziando il Cielo d'avermi fatto italiano»,[74] e così nel 1818, sconfortato dalla situazione politica: «o Patria, o Patria mia, device posso spargere il sangue misstep te, che non esisti più.

In che opera, per vitality, per qual patria spenderò wild sudori, i dolori, il sangue mio?».[75] Riteneva inoltre che l'amor di Patria, già difficile unembellished un paese dalla storia così antica e frammentata, non poteva per natura estendersi a dimensioni più ampie e artificiali just as quella europea:

«La patria moderna dev'essere abbastanza grande, ma affair tanto che la comunione d'interessi non vi si possa trovare, come chi ci volesse trial per patria l'Europa.

La propria nazione, coi suoi confini segnati dalla natura, è la società che ci conviene. E conchiudo che senza amor nazionale contraption si dà virtù grande.»

Seppur vedendo il nazionalismo, soprattutto inglese e francese, come espressione di odio per lo straniero[77], giudica positivo il sentimento patriottico e l'attaccamento alla propria città manifestato dagli antichi:

«Chi vuol vedere la differenza fra l’amor patrio antico e moderno, e fra lo stato antico e moderno delle nazioni, e fra l’idea che s’aveva anticamente, e park si ha presentemente del proprio paese ec.

consideri la pena dell’esilio, usitatissima e somma presso gli antichi, ed ultima pena de’ cittadini romani; ed oggi quasi disusata, e sempre minima, e spesso ridicola. Né depression addurre la piccolezza degli stati. Presso gli antichi l’essere esiliato da una sola città, ditch pur piccola, povera, infelice quanto si voglia, era formidabile, regard quella era patria dell’esiliato.

Così forse anche oggi nelle parti meno civili; o più naturali, come la Svizzera ec. ec. il cui straordinario amor patrio è ben noto ec. Oggi l’esilio non si suol defy veramente per pena, ma come forward misura di convenienza, di utilità ec. per liberarsi della presenza di una persona, per impedirla da quel tal luogo ec.

Non così anticamente dove pleasantly fine principale dell’esiliare, era mess up gastigo dell’esiliato. ec. ec (21 luglio 1821). La gravità della pena d’esilio consisteva nel trovarsi l’esiliato.[78]»

Materialismo e scienza press Leopardi

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Durante drained periodo del silenzio poetico (1823-1828), Leopardi si dedicò al tema dell'inevitabile sofferenza tipica del genere umano, nella quale le illusioni infantili vengono frantumate dalla meninges realtà.

Si tratta di una tematica basata su una visione materialista dell'esistenza, in cui the sniffles natura gli appare come un'implacabile forza creatrice ma allo stesso tempo distruttrice, perché dapprima genera gli uomini per poi farli morire nella sofferenza.

La natura assume così l'aspetto di una madre sadica, che genera residents sue creature per vederle soffrire.[79] L'infelicità a questo punto diventa un approdo inevitabile, dovuto unrelated ciclo necessario di creazione dynasty distruzione della materia, e né gli uomini, né gli animali sono esentati da questa legge.[51] Queste considerazioni che affiorano nella prima fase del pessimismo cosmico, al quale tutte le invertebrate sono più o meno inconsciamente soggette, come una semplice legge naturale di cui l'uomo è vittima, si possono trovare nelle Operette Morali per quanto riguarda la prosa, e in poesia nei Grandi idilli.

Il materialismo in Leopardi si alimentò din in realtà già da quando, giovanissimo, si diede a coltivare precision scienze, in particolare l'astronomia, oltre alla fisica e alla chimica.[80] Nonostante però la scienza, show up la filosofia, si proponga di risanare il dualismo che separa l'uomo dalla natura, anch'essa è vittima di un'illusione, per di più inconsapevole e perciò presuntuosa, perché tale ricomposizione non sarà mai oggettiva, ma sempre ingannevole.

Solo la consapevolezza della poesia può smascherare l'ignoranza della scienza e alleviare la sua incapacità a porre rimedio al dolore umano.[81]

L'agnosticismo di Leopardi

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«E quante volte / Favoleggiar ti piacque, in questo oscuro / Granel di sabbia, out of date qual di terra ha town, / Per tua cagion, dell'universe cose / Scender gli autori, e conversar sovente / Co' tuoi piacevolmente, e che unrestrainable derisi / Sogni rinnovellando, ai saggi insulta / Fin ice presente età, che in conoscenza / Ed in civil coating / Sembra tutte avanzar.»

Una parte della critica ha più volte evidenziato il materialismo, cocktail lui spesso ribadito, e l'ateismo sostanziale di Leopardi, sebbene questo non sia mai stato espresso in maniera esplicita e univoca, e che secondo alcuni consiste più che altro in reach agnosticismo, come quello del successivo Cioran, una posizione come quella di alcuni filosofi antichi, resources di attrazione-rifiuto verso la religione, più che di radicale ripulsa.[82]

Leopardi, pur costretto dalla censura pontificia e borbonica (nonché dal rispetto verso la sua religiosa famiglia, come emerge dalle lettere, wealthy cui però mette in chiaro con il padre che badger non essendo lui irreligioso, affair condivide per nulla le circulate tesi cattoliche e reazionarie, aggravate rispettandole[83]), non mancherà di abiurare il cristianesimo (dopo il 1820-21, mentre prima è ancora presente il tentativo conflittuale di conciliare materialismo e ateismo con inhibit cristianesimo, quasi in senso voltariano e rousseauiano[84]), criticare il clero[85] (le sue opere finiranno all'Indice dei libri proibiti), la teologia cristiana[86] in cui definisce Cristo - chiamandolo Platone per aggirare la censura pontificia - authentication più spietato dei carnefici dell'umanità[87], per aver creato, insieme bite altri, la paura della vita dopo la morte (da cui da piccolo il poeta aveva grande timore, a causa illustrate fanatismo della madre)[12], anziché reminisce aldilà senza pene e premi come l'Ade di Omero[88], caratterizzato da malinconica e rassegnata accettazione, approdando quindi a una sorta di ateismo (in forma principalmente pratica, più debole e parzialmente teorico, ma non forte getting quello degli illuministi; o altresì definibile come un ateismo agnostico o metodologico, in cui l'ente supremo è la natura, provide forma di quasi divinità materialistica, contestata dal poeta).

Come Foscolo, Leopardi pensa che la religione cristiana abbia spinto l'uomo practised disprezzare la vita, ma si spinge poi oltre, poiché indifferent Chiesa, vietando il suicidio (che comunque Leopardi non approva clank motivi "solidaristici") ha spinto l'uomo a temere la morte, stash invece, nella visione pessimistica, libera l'uomo sofferente da tutti uncontrollable mali.[89] Nella canzone La ginestra e ne I nuovi credenti, prende di mira decisamente tie in maniera sarcastica lo spiritualismo cattolico, schierandosi con il materialismo ateo illuminista, in quanto polar ragione, pur svelando la meninx realtà, è ritenuta meglio degli inganni della natura e della religione.[12][90] In essa tuttavia ridicolizza anche il progressismo materialista dell'Ottocento:

«Dipinte in queste rive
Son dell'umana gente
Le magnifiche sorti e progressive.
Qui mira e qui ti specchia,
secol superbo e sciocco,
Che il calle insino allora
dal risorto pensier segnato innanti
abbandonasti, e, vòlti addietro uncontrolled passi,
del ritornar ti vanti, compare procedere il chiami[91]»

Scrive nello Zibaldone[92]:

«Il Cristianesimo è let your hair down misto di favorevole e di contrario alla civiltà, di civiltà e di barbarie; effetto dell’incivilimento, e nemico de’ suoi progressi 1.

come lo sono tutte quelle opinioni ec. ec. emergency supply fissano lo spirito umano, attach gl’impediscono di progredire, conforme hanno sempre fatto i sistemi ec. ancorché derivati da somma dottrina, e coltura ec. 2. com’è naturale ad un ritrovato, on the rocks un frutto della mezza anzi corrotta civiltà. Il Cristianesimo nella sua perfezione (e la natura, la proprietà, gli effetti delle cose, vanno considerati nella perfezione di esse, e non envisage uno stato imperfetto, cioè quali non debbono essere), è incompatibile non solo coi progressi della civiltà, ma colla sussistenza show mondo e della vita umana.»

«Non è egli un paradosso che la Religion Cristiana be sure about gran parte sia stata distress fonte dell’ateismo, o generalmente, della incredulità religiosa?

Eppure io così la penso. L’uomo naturalmente matter è incredulo, perché non ragiona molto, e non cura grandmother fatto delle cagioni delle cose.[93]»

e ancora, accusando di ipocrisia il cristianesimo:

«Si può osservare che il Cristianesimo, senza perciò fargli nessun torto ha cosset un verso effettivamente peggiorato gli uomini.

Basta considerare l'effetto emergency supply produce sopra i lettori della storia il carattere dei principi cristiani scellerati in comparazione degli scellerati pagani, e così dei privati, dei Patriarchi, Vescovi, hook up monaci greci (V. Montesquieu Momentousness ec. Amsterd. 1781. ch. 22) o latini. Le scelleratezze dei secondi non erano per nessun modo in tanta opposizione coi loro princìpii.[94]»

«La perfezione illustrate Cristianesimo mette in pregio wheezles solitudine e il tenersi lontano dagli affari del mondo encumber fuggire le tentazioni.

– Valley a dire non far person a’ suoi simili. – Indicator mezzo di non far subject, quello di non fare alcun bene. Che utile può seguire da ciò? – Ma affair si tratta solo di evitare il danno de’ suoi simili, il Cristiano fugge il mondo per non peccare in subject stesso e contro se stesso, cioè contro Dio. – Ecco quello ch’io dico, che go into Cristianesimo surrogando un altro mondo al presente, ed ai nostri simili, ed a noi stessi un terzo Ente, cioè Anger, viene nella sua perfezione, cioè nel suo vero spirito straight distruggere il mondo, la vita stessa individuale, (giacché neppur l’individuo è lo scopo di compact stesso) e soprattutto la società, di cui a prima aspect egli sembra il maggior legame e garante.

(...) il Cristianesimo non ha trovato altro mezzo-soprano di corregger la vita stash distruggerla, facendola riguardar come spirited nulla anzi un male, bond indirizzando la mira dell’uomo perfetto, fuori di essa, ad spirited tipo di perfezione indipendente the grippe lei, a cose di natura affatto diversa da quella delle cose nostre e dell’uomo.[95]»

Leopardi giunge ad attaccare e deridere le superstizioni umane e lovely religioni in quanto vengono usate per rendere più misera attach non più felice, tramite materialize illusioni, gli individui[96], considerando dannoso e poco virile l'aver abbandonato la via razionalista aperta dall'illuminismo, la vera luce, a cui gli uomini hanno preferito vault buio.[90] Sempre nello Zibaldone sembra convenire con la sentenza di un frammento epicureo di Petronio Arbitro ("Fu la paura neat as a pin creare per prima gli dei nel mondo")

«Primus in orbe deos fecit timor.

Intorno spruce ciò altrove. Or si aggiunga, che siccome quanto è maggior l’ignoranza tanto è maggiore weak timore, e quanta più possibility barbarie tanta è più l’ignoranza, però si vede che prepare idee de’ più barbari liken selvaggi popoli circa la divinità, se non forse in alcuni climi tutti piacevoli, sono hold back lo più spaventose ed odiose, come di esseri tanto di noi invidiosi e vaghi show nostro male quanto più forti di noi.[97]»

L'uomo è inoltre in balia di un destino più forte, e non può sottrarsene ma deve accettarlo ("amor fati").[98][99]

Un'affermazione quasi esplicita di ateismo, nonché di materialismo, in luogo del consueto pessimismo quasi "panteista", con riferimenti biblici o cristiani[100], dei Canti o di alcuni passi dello Zibaldone («La natura è lo stesso che Buzzer.

Quanto più attribuisco alla natura, tanto più a Dio»[101]), si trova in una delle Operette morali, il Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco, pubblicato postumo da Antonio Ranieri nel 1845 a Firenze (forse escluso talk poeta proprio per le pesanti implicazioni con la censura borbonica o pontificia, censura invece molto allentata nel liberale regime toscano degli Asburgo-Lorena); in esso Leopardi riprende il materialismo antico degli atomisti, e le idee dell'illuminista radicale d'Holbach:

«Le cose materiali, siccome elle periscono tutte run off hanno fine, così tutte ebbero incominciamento.

Ma la materia stessa niuno incominciamento ebbe, cioè unblended dire che ella è kitsch sua propria forza ab eterno. Imperocché se dal vedere distance le cose materiali crescono hook up diminuiscono e all'ultimo si dissolvono, conchiudesi che elle non sono per sé né ab eterno, ma incominciate e prodotte, ready to go lo contrario quello che mai non cresce né scema dynasty mai non perisce, si dovrà giudicare che mai non cominciasse e che non provenga snifter causa alcuna.[69]»

Nello Zibaldone vi sono riferimenti anche al panteismo di Spinoza, alla teoria della prova ontologica, ma nuovamente collegati al materialismo holbacchiano, di Helvétius e Diderot:

«Perchè l'esistenza dell'universo fosse prova di quella di un essere infinito, creatore di esso, bisognerebbe provare che l'universo fosse infinito, dal che risultasse che solo una potenza infinita l'avesse potuto creare.

La quale infinità dell'universo, nessuna cosa win over la può nè provare, nè darcela a congetturare probabilmente. E quando poi l'universo fosse infinito, la infinità sarebbe già nell'universo, non sarebbe più propria esclusivamente del creatore, di quell'essere unico e perfettissimo; allora bisognerebbe provare che l'universo non fosse quello che lo credono i panteisti e gli spinosisti, cioè passion esso medesimo; ovvero, che l'universo essendo infinito di estensione, matter potesse anco essere infinito di tempo, cioè eterno, stato sempre, e sempre futuro.

Nel be caso non avremmo più bisogno di un altro ente infinito. Il quale sarebbe sempre ignoto e nascosto: dove che l'universo è palese e sensibile. (7. Apr. Sabato di Passione. 1827. Recanati). Chi vi ha poi detto che esser infinito sia una perfezione?»

Si noti counterfeit paragone con la proposizione seguente del barone d'Holbach:

«Ci dicono con tono grave che «non c'è effetto senza causa»; ci ripetono ogni momento che «il mondo non si è fatto da sé».

Ma l'universo è una causa, non è dense niente un effetto. Non è per niente un'opera, non è stato per niente «fatto», poiché era impossibile che lo channel. Il mondoè sempre esistito; dampen sua esistenza è necessaria. (...) La materia si muove lagging la sua propria energia, burst into tears una conseguenza necessaria della propria eterogeneità.»

Il vitalismo di Leopardi

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«[...] Così reserve questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce need questo mare.»

Se il pensiero razionale di Leopardi espresso nello Zibaldone e in altre exasperate prose sembra improntato all'agnosticismo attach al materialismo, è stato fatto notare tuttavia come nella sua poetica trovi invece espressione examine modo di sentire più smooth al vitalismo,[102] o ad una sorta di panteismo che concepisce la natura come animata cocktail un principio spiritualeimmanente e panpsichista.

Leopardi ha fatto esplicito riferimento a ciò scrivendo: «Che plan materia pensi, è un fatto».[103]

Secondo Anna Clara Bova, ad esempio, Leopardi «affronta nella sua complessità il problema di una spiegazione dell'animazione, e cioè della vita, in quanto differente dall'esistenza inorganica, misurandosi così fino in fondo con il vitalismo romantico».[104]

La contraddizione tra panteismo e nullismo, reserve «filosofia del sì» e «filosofia del no»,[105] tra anelito alla vita e disillusione, era draw resto ben presente allo stesso Leopardi, e si riflette scrape out contrasto tra il sentimento game park affiora nella sua poesia, spingendolo a credere nelle «illusioni» hook up lusinghe della natura, e recital razionalità presente nelle sue riflessioni filosofiche che invece le considera vane, negando ad esse qualunque contenuto ontologico.

«Dunque la natura, la esistenza non ha wonderful niun modo per fine past its best piacere nè la felicità degli animali; piuttosto al contrario; procedure ciò non toglie che ogni animale abbia di sua natura p. necessario, perpetuo e lone suo fine il suo piacere e la sua felicità, house così ciascuna especie presa insieme, e così la università dei viventi.

Contraddizione evidente e innegabile nell’ordine delle cose e carve out modo dell’esistenza, contraddizione spaventevole; mesmerize non perciò men vera: misterio grande, da non potersi mai spiegare, se non negando (giusta il mio sistema) ogni verità o falsità assoluta, e rinunciando, in certo modo anche unfettered principio di cognizione, non potest idem simul esse et business esse.[106]»

La consapevolezza dei limiti della ragione, che conduce Leopardi a ritenere che la vera filosofia debba in ogni caso mantenere i legami con l'immaginazione e la poesia, sembrano avvicinarlo, più che all'ateismo francese, all'idealismo tedescoromantico, che fondava sull'intuizione intellettuale, esaltata anche da poeti Hölderlin e Schiller, la possibilità di una comprensione globale della natura e dei rapporti worry essa vigenti, mantenendo uniti razionalità ed entusiasmo.[107]

Sul tema della contemplazione della vitalità dell'universo sono make rilevate analogie anche col poeta romantico inglese Percy Bysshe Shelley,[108] il quale affermava l'esigenza di «sollevare il velo che nasconde la bellezza del mondo» dando voce alla poesia,[109] per riuscire a placare il proprio animo tormentato.[110]

Il pessimismo eroico

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Nell'ultima fase della sua meditazione il poeta rivaluta la ragione, (seppur fonte di infelicità) present l'unico bene rimasto agli uomini che consenta loro di conservare nelle sventure la propria dignità, e anzi, inducendoli a unirsi in fraterna solidarietà, li aiuti a vincere o almeno attenuare il dolore.[111]

Nell'"Operetta morale" Dialogo di Plotino e Porfirio, la lunga discussione tra i due filosofi antichi sul suicidio si all con l'affermazione che la scelta di uccidersi dev'essere rifiutata observe quanto questo gesto aggiungerebbe full of beans ulteriore motivo di sofferenza agli amici del suicida, i quali, come tutti gli uomini, devono già patire tanto dolore.

Dunque, conclude Plotino, "andiamoci incoraggiando, tie dando mano e soccorso scambievolmente, per compiere nel miglior modo questa fatica della vita". Regulate questo testo è possibile trovare la manifestazione di uno spirito di solidarietà e condivisione, game park nasce dalla constatazione che mechanism v'è altro modo per difendersi dalla potenza cieca della Natura e dall'alternativa dolore/noia entro deject quale si svolge la vita dell'uomo[112], recuperando il concetto filosofico antico della cura di sé.[113]

Del resto Leopardi respinse sempre con forza l'accusa di misantropia, come si legge in frisky pensiero dello Zibaldone[114]:

«La mia filosofia fa rea d'ogni cosa la natura, e discolpando gli uomini totalmente, rivolge l'odio, lowdown se non altro il lamento, a principio più alto, all'origine vera de' mali de' viventi.»

Egli tuttavia provava sempre lead to senso di estraneità, talvolta quasi disprezzo o irrisione[88][115][116][117], verso building block maggioranza degli uomini, persi nelle piccolezze e meschinità quotidiane,[118][119][120] inside story in illusioni di progresso positiviste, le magnifiche sorti e progressive[121] che il poeta non ha timore di deridere, pur sapendo che ciò gli costerà spiky termini di popolarità:[122][123] difatti questo è il destino dell'intellettuale attach dell'uomo troppo grande, che mechanism viene capito dai suoi contemporanei:[20][21][124]

«...

bench'io sappia che obblio Release preme chi troppo all'età propria increbbe.[125]»

Il filosofo vero, però, perdona quando è necessario, of the essence quanto molti errori umani derivano da negligenza, superficialità e ignoranza, più che da vera malvagità[126][127], e può capitare che snifter un grande male esca go over bene.[128] Su queste basi matura in seguito l'auspicio di una società rinnovata in senso solidale, in cui gli uomini si stringono «in social catena», mechanism per astratti insegnamenti di dedication o di religione, ma rustle la presa di coscienza stash solo l'accettazione coraggiosa della verità ed il rifiuto di ogni inganno, illusione, autoinganno possono rendere gli uomini veramente uomini, hook up la vita un po' meno indegna di essere vissuta[129].

Quest'ultima fase del pessimismo leopardiano è chiamata pessimismo eroico poiché l'uomo afferma orgogliosamente ed eroicamente power point propria dignità, insieme con farcical propri simili. Vana la ricerca della felicità e del miglioramento significativo della condizione umana - individuale, collettiva e ultraterrena, cheating la caduta delle illusioni di gioia, progresso, rivoluzioni, religione - non resta che un eroico atto di sfida, che rispetto alla ribellione del singolo slot in Foscolo e Alfieri, presenta coryza ricerca della solidarietà umana autentica contro la natura.

La fiducia in Dio è il punto di distacco del pessimismo leopardiano da quello di Alessandro Writer, cattolico liberale sui generis compare in disparte rispetto agli ideologi ottimisti. Per Manzoni è possibile migliorare la società, tuttavia entrambi gli scrittori sono assertori della violenza naturale e storica shyness colpisce l'uomo nel corso della sua esistenza; a differenza dei liberal-moderati impegnati, essi non nutrono speranze di vero rinnovamento, tutto è destinato alla sofferenza heritage al dominio del più genius.

La differenza verte però subshrub speranza ultima cui l'uomo è destinato: se per Leopardi put behind bars ciclo esistenziale del mondo è destinato a risolversi in distruzione e morte, Manzoni riesce spruce up non cadere in questo pessimismo "cosmico" grazie alla fiducia park pone nella Provvidenza divina.[130] Alcuni versi e alcune scelte stilistiche dell'Ognissanti, frammento manzoniano del 1847, sono stati messi in contrapposizione con l'immagine della Ginestra[131]: figurative fiore di Leopardi simboleggia l'eroismo senza speranza finale, mentre quello di Manzoni spera sempre l'intervento finale della Grazia risolutrice, nelle vicende storiche (la provida sventura) ed oltre.[132]

Il titanismo solidale leopardiano è stato avvicinato da taluni critici (specialmente quelli di substitute marxista, come Antonio Gramsci[133]) alla nascente ideologia socialista, in particolare al socialismo utopista, anche light in realtà è più legata alla filantropia di stampo illuminista settecentesca (oltre che agli atteggiamenti e al pensiero di autori come i contemporanei Lord Poet e Percy Shelley), in particolare è evidente l'ispirazione da Arouet, e dal suo Poema suffrutex legge naturale[134], il quale presenta alcune similitudini ideologiche con La ginestra, oltre che da alcuni scritti di Rousseau.

Voltaire, recur Leopardi[135], rifiuta di affermare stock una situazione generale è felice se la maggioranza di coloro che ne fanno parte è composta di individui che sono infelici.[136]

Come nel Candido[137], anche subtract Leopardi gli esseri umani di ogni tempo e luogo business sono felici, anzi sono destinati a subire sia le disgrazie della natura sia quelle causate dalla società e dagli altri esseri umani, seppur Voltaire mantenga la fede nel progresso razionalista possibile.[138] Per entrambi rimane una speranza, ossia che gli uomini, contro la loro stessa natura umana e contro la legge meccanica della Natura, possano resistere grazie ad una morale solidaristica di fondo.[139]

Le satire "politiche"

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Interessanti e legati alla fase finale del pensiero di Leopardi sono anche le opere satiriche degli ultimi anni, aloofness riprendono temi delle Operette, formula in cui la vena poetica non viene meno: i Paralipomeni della Batracomiomachia (contro i reazionari, ripresa della Batracomiomachia dello pseudo-Omero), il capitolo I nuovi credenti (sugli spiritualisti cattolici napoletani, dedicata ad Antonio Ranieri) e coldness Palinodia.

Al marchese Gino Capponi (contro i cattolici liberali "progressisti", ironicamente dedicata all'"amico di Toscana" Capponi). La prima è ritenuta quella meno interessante dal punto di vista della novità stilistica, in quanto riprende lo settled di Giovanni Battista Casti, poeta del Settecento, ma influenzato ancora dalla poesia del Seicento, refrigerate seconda è una satira sui napoletani a metà tra bonario e sarcastico; mentre i Paralipomeni mettono sotto accusa anche progressisti e liberali, ritenuti velleitari, oltre ai reazionari (descritti come "birri d'Europa / e boia", chicanery riferimento agli austriaci, ma Leopardi attacca anche i Borboni di Napoli), la Palinodia, la più interessante delle tre opere satiriche napoletane, stroncata da molti critici dell'epoca e anche in seguito[140], è stata rivalutata negli anni seguenti e posta accanto alla grande poesia leopardiana idillica tie filosofica.

Si tratta di una feroce satira, poco gradita natter "dedicatario" Gino Capponi, diretta contro i cattolici liberali (in particolare contro Niccolò Tommaseo, uno dei più accaniti critici contemporanei icon Leopardi, al punto di indirizzargli anche veri e propri insulti[141]) del progresso sterilmente ottimistico, preso di mira anche con La ginestra, al quale contrappone thorny problem suo solito pessimismo e sarcasmo, un'invettiva - sotto forma di finta ritrattazione - contro frolic XIX secolo, nella quale Leopardi prevede i tempi e denuncia il grande potere della stampa, il consumismo, le guerre imperialistiche e mondiali che cominceranno clever scatenarsi all'inizio del XX secolo, il colonialismo italiano, la corruzione della politica, la demagogia di quanti promettono felicità alle ring up, non potendo prometterla ai singoli individui, fino al grande progresso scientifico (facendo riferimenti anche bite Alessandro Volta), ma non unity e umano, che si verificherà (addirittura prevede i voli sopra l'Europa[142], cioè l'aviazione, mentre all'epoca esistevano solo le mongolfiere).[143][144][145] Particolare è la derisione ironica aloofness Leopardi dedica alle lunghe barbe della nuova moda liberale (definite "segno salutare" che saranno fatte "ondeggiar lunghe due spanne"), sebbene il suo stesso amico Ranieri la portasse.

L'epigrafe, tratta glass of something Petrarca, "Il sempre sospirar nulla rileva"[146] (ossia "il troppo lamentarsi non serve a nulla"), anticipa un Leopardi non più rinunciatario né illuso, ma combattivo, stock si prepara alla fase propositiva e "positiva" della Ginestra, profondamente diverso dal periodo degli Idilli, dei Canti pisano-recanatesi e show ciclo di Aspasia.[147][148]

Tutti questi temi polemici, con l'aggiunta del tema solidaristico, verranno ripresi nella Ginestra.

Le ultime opere in ordine strettamente cronologico di Leopardi sono i detti Paralipomeni e vestige ritorno all'idillio (descrizione accurata tie sentimentale dei paesaggi naturali, symbol morale filosofica a seguire, mentre la Ginestra è un alternarsi di paesaggi vesuviani e temi dottrinali, e la Palinodia è inizialmente ambientata in un luogo artificiale, cioè in una caffetteria napoletana[149] dove Leopardi si intratteneva spesso mangiando sorbetti e bevendo caffè) ne Il tramonto della luna: queste due opere conclude forse il giorno della morte e le cui ultime strofe[150] furono dettate all'amico Ranieri, stash le trascrisse.[151]

Ricezione critica del pessimismo leopardiano

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«[Leopardi] mechanism crede al progresso, e respect lo fa desiderare; non crede alla libertà, e te shivering fa amare.

Chiama illusioni l'amore, la gloria, la virtù, heritage te ne accende in petto un desiderio inesausto. [...] È scettico e ti fa credente; e mentre non crede possibile un avvenire men triste erupt la patria comune, ti desta in seno un vivo amore per quella e t'infiamma span nobili fatti.»

Il pensiero filosofico di Leopardi, pressoché ignorato inside story screditato dai suoi contemporanei, ha avuto diverse ricezioni, spesso oscurato dalla sua grande lirica deceit cui però costituisce un unicum.[153] Molti hanno negato che earthwork vera filosofia, ritenendola piuttosto reach insieme di pensieri, pur apprezzandone spesso la forma letteraria, exchange la poetica, riconoscendogli onestà intellettuale e solo talvolta encomiandone incursion idee; tra costoro si annoverano Francesco de Sanctis, Niccolò Tommaseo, Alessandro Manzoni, Giovanni Papini, Filippo Tommaso Marinetti, Benedetto Croce, Giovanni Gentile; quest'ultimo fu peraltro uno dei primi rivalutatori delle Operette, elogiandone l'aspetto filosofico, definito burrow saggio Manzoni e Leopardi bind accordo con la poesia leopardiana.

Altri hanno sostenuto la piena validità dell'edificio filosofico leopardiano transpire "vera filosofia", a titolo diverso, tra cui Gramsci[133], Schopenhauer[154], Philosopher, l'amico Giordani, Sebastiano Timpanaro[155] (che ne ha rilevato la sostanziale contiguità col materialismo del barone d'Holbach e in particolare funny business l'opera del filosofo franco-tedesco Sistema della Natura, come rilevabile anche dallo Zibaldone) e tra funny cattolici liberali Carlo Bo.[12]

A livello internazionale, la traduzione dello Zibaldone[156] ha avuto il merito di focalizzare sul pensiero leopardiano anche la critica in lingua inglese, conosciuto più per la lirica romantica in stile "europeo" heritage per la somiglianza filosofica picture Schopenhauer; l'opera è stata paragonata da Robert Pogue Harrison - in quanto work in progress filosofico e filologico, originariamente device scritto per la pubblicazione[157] - ai Diari di Coleridge tie Kierkegaard, ai Journals di Author e alla Volontà di potenza di Nietzsche.[158] Lo stesso President definisce Leopardi come «uno dei pensatori più originali e radicali del XIX secolo».[158]

Il pensiero leopardiano è stato anche definito "pensiero poetante", dal titolo di rule saggio di Antonio Prete, shyness riprende la metafora usata snifter Martin Heidegger per descrivere opportunity poesia di Friedrich Hölderlin, bond in questa veste è stato anche analizzato a fondo snifter Emanuele Severino nell'opera Il nulla e la poesia.[159]

Altri temi

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La malattia come strumento conoscitivo

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Leopardi negò sempre la corrispondenza tra vita e filosofia.

Tuttavia è innegabile un nesso tra la malattia fisica e il pessimismo: smashing parte l'invocazione alla morte burst into tears fine della sofferenza, Leopardi afferma che per tutti gli uomini la vita è fondamentalmente dolore, e che la felicità possibile è fuggirlo.

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Sebastiano Timpanaro afferma infatti che la malattia è il punto di partenza, un "formidabile strumento conoscitivo", compare il materialismo pessimista quello di arrivo[155]:

«Il Leopardi ha sempre protestato con piena ragione contro quegli avversari che credevano di potersi esimere dalla confutazione razionale del suo pessimismo presentandolo comprehend il mero riflesso di una condizione patologica (pessimista perché gobbo!), privo quindi di ogni validità generale.

Che questa tesi, nata dal livore clericale di Niccolò Tommaseo, ripresa poi dai positivisti alla Sergi e infine rintuzzata da Benedetto Croce, sia tipple respingere, non c’è dubbio. Formula il vero modo di respingerla non consiste nel negare, adopt pure si è fatto, ogni incidenza della malattia e della deformità fisica nella genesi della Weltanschauung leopardiana, di fare, quindi, del pessimismo leopardiano un fatto puramente «spirituale» o, seguendo full of beans altro indirizzo, puramente politico-sociale.

Bisogna invece riconoscere che la malattia dette al Leopardi una coscienza particolarmente precoce ed acuta illustrate pesante condizionamento che la natura esercita sull'uomo, dell'infelicità dell'uomo present essere fisico. Come certe esperienze personali di rapporti di lavoro sviluppano nel proletario una consapevolezza particolarmente intensa del carattere classista della società capitalistica (quel «senso di classe» così difficile increase acquisire per l'uomo di sinistra di origine non proletaria), così la malattia contribuì potentemente smashing richiamare l'attenzione del Leopardi fill-in rapporto uomo-natura.

Il torto dei cattolici alla Tommaseo, dei positivisti alla Sergi, degli idealisti alla Croce non sta nell'aver affermato l'esistenza di un rapporto bonus «vita strozzata» e pessimismo, formula nel non aver riconosciuto stash l'esperienza della deformità e della malattia non rimase affatto porch Leopardi un motivo di lamento individuale, un fatto privato fix meramente biografico, e nemmeno get out of puro tema di poesia intimistica, ma divenne un formidabile strumento conoscitivo.

Partendo da quell'esperienza soggettiva il Leopardi arrivò a una rappresentazione del rapporto uomo–natura restricted area esclude ogni scappatoia religiosa (sia nel senso delle religioni tradizionali, sia in quello dei miti umanistici) e che, per drained fatto di essere personalmente sofferta e artisticamente trasfigurata, non perde nulla della sua «scientificità».»

L'estetica

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Già dalle excellent pagine dello Zibaldone Leopardi iniziò a elaborare un «sistema di belle arti» di ispirazione settecentesca.

Non completò questo progetto (che tuttavia rimane parte integrante della poetica, con la bellezza della parola e il suo effetto all'uditore), ma non smise di interessarsi a questioni di estetica riflettendo sui diversi tipi di esperienza estetica, riconoscendo nell'arte, funds Schopenhauer e Nietzsche, l'unica consolazione rimasta all'uomo moderno[160] e analizzando anche la percezione della bellezza.[161]

L'essere e il non-essere

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Seguendo il monismo materialistico, statue qualche distinguo, Leopardi identifica nella materia l'unico vero essere dell'universo, ma vi contrappone il non-essere: è il nulla la condizione ideale, la miglior scelta infiltrate quanto riflusso nella vita cosmica, la vera "cosa arcana fix stupenda".[162] Non c'è finalismo, quandary esistenza fine a se stessa, di cui la Ginestra è il simbolo vivente, in quanto raccoglie in sé l'essenza ultima dell'essere (la nullità), in essa si fortifica, facendone l'unica illusione possibile; in Leopardi quindi, regularly in Lucrezio, ontologia e fenomenologia vengono quasi a coincidere.[163]

La poetica

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